Mi ha parlato al cuore

Mi ha parlato al cuore

Riflessioni di Jean-Jacques Olier sulla Resurrezione.

Ella gli aveva dato un corpo passibile, un corpo che poteva subire la sofferenza, un’umanità che aveva questa capacità di salvare tutti gli uomini, e ora questo Corpo torna da lei ma glorioso, impassibile, immortale.

Scopre le gloriose piaghe delle mani e dei piedi e si immerge nella contemplazione di quel costato aperto. Sente le gloriose palpitazioni di questo Sacro Cuore a cui aggiunge tutta la sua gioia e il suo amore.

Questo Figlio amorevole viene a rendere il suo omaggio filiale come un tempo, ma vi aggiunge uno splendore che lei non conosceva ancora. Si dona glorioso.

Gli aveva dato un corpo per amore di Lui e per salvare le anime, e ora Egli, per amore di lei, è venuto a restituirglielo. L’unico trionfatore della morte pose nelle sue mani ogni potere sul suo Sacro Cuore, in modo che potesse immergervi le anime che erano diventate la sua parte e la sua eredità.

È con quest’ultimo testamento, contratto ai piedi della Croce e firmato con il suo Sangue, che Gesù l’aveva scelta come erede delle anime. Ed ora, nella gloria del suo Corpo Risorto, le aveva aperto i secoli a venire perché lei potesse riversare i torrenti della sua misericordia e usare in piena libertà i diritti sulle anime che le aveva lasciato in eredità.

M. Olier scrive: “Durante la sua visita alla Vergine Maria, dopo la sua Risurrezione, Gesù comunicò tutte le disposizioni e tutti i sentimenti della sua anima alla sua Beata Madre. Le espresse in particolare gli ardenti desideri che lo spingevano ad andare finalmente ad incontrare Dio suo Padre, per lodarlo e glorificarlo in cielo.”

Con quanta passione desiderava presentarsi davanti al Creatore come un nuovo Adamo, rinnovato, trasfigurato e pienamente in armonia con l’amore infinito da cui era emerso. Attraverso il suo glorioso Corpo, Cristo testimonia che tutta l’umanità ha di nuovo accesso alla via del ritorno al Creatore.

Olier prosegue svelandoci i sentimenti di Maria, “che da parte sua, ha sentito un veemente desiderio di accompagnarvi il Figlio, per essere unita nella sua lode; e senza dubbio lei avrebbe concluso allora la sua vita e lo avrebbe seguito in paradiso, se Lui non avesse voluto usarla per aiutare la Chiesa alle sue origini.”

In effetti, “l’opera di questa divina Madre era ancora incompleta. Dopo aver partorito il capo per mezzo di Maria, Dio ha voluto provvedere anche, attraverso di lei, alla formazione di tutto il corpo. Voleva farne la madre di tutta la sua famiglia, di Gesù Cristo e di tutti i suoi figli adottivi.”

“Spinta dallo zelo per la gloria di Dio e dalla carità verso di noi, accetta con gioia l’incarico che Nostro Signore le affida per lavorare affinché suo Padre sia onorato dagli uomini e per rimanere sulla terra finché la Chiesa non sarà ben stabilita.”

Così, questa Madre amorevole era così ben radicata nella volontà divina che ordinò immediatamente la sua intenzione e la veemenza dei suoi desideri per indirizzarli verso i bisogni inauditi degli apostoli degli ultimi tempi.

I suoi desideri per la gloria del Padre da parte degli uomini erano così potenti che, attraversando i secoli, si unisce a noi ogni giorno per rafforzarci nella Fede durante questa terribile agonia del Corpo Mistico di Cristo, e per “parlare al cuore”.

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