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Il Cavaliere

Il cavaliere

Massimiliano Kolbe denominava i membri della Mi „cavalieri“, non perché erano particolarmente forti, coraggiosi ed eccellenti, ma perché servivano una Regina talmente elevata, alla quale solo il più elevato ideale del cavaliere era dovuto; un cavaliere, che, dimentico di se stesso è pronto a donarsi per il suo ideale, per la sua Regina. San Massimiliano delinea questo ideale con le parole: „Pro amore usque ad victimam“ – tutto per l‘amore fino all‘immolazione di se stessi.
Dato che si tratta di una battaglia spirituale, sia uomini che donne sono chiamati diventare cavelieri.

L‘ideale del cavaliere:

Il nostro patrono riassume questo ideale: „Consideriamo oggi la figura di un vero cavaliere dell‘Immacolata. Non restringe il cuore a se stesso, alla sua famiglia, ai parenti, amici, concittadini, ma abbraccia tutto il mondo, tutti e ognuno singolarmente, perché tutti senza eccezione sono stati riscattati con il sangue di Gesù Cristo, diventati nostri fratelli. A tutti augura la vera gioia, l‘illuminazione attraverso la luce della fede, la purificazine dai peccati e un cuore acceso d‘amore verso Dio, un amore senza limite. La felicità di tutta l‘umanità in Dio attraverso l‘immacolata – questo è il suo sogno.

Il cavaliere dell‘Immacolata combatte per la conquista di tutti i cuori per Lei! – A tutti porge la sua mano, per tutti prega, per tutti soffre“. (San Massimiliano Kolbe)

Se questo ideale vi tocca, potete trovare nelle pagine sottostanti informazioni sull‘ammissione nella MI [1] e i cavalieri dell‘Immacolata.

Per domande siamo a vostra disposizione: contatto [2]