Lettera 13 del Padre Direttore

Lettera 13 del Padre Direttore

Cari Cavalieri dell’Immacolata!

Apparteniamo all’Immacolata, vogliamo fare la sua volontà, vogliamo fare tutto ciò che è in nostro potere per soddisfare i suoi desideri. Ma quali sono i desideri più profondi della nostra Madre Celeste? E’ l’adorazione di suo Figlio (San Massimiliano Kolbe disse: “ad maximam Dei gloriam” – per la più grande gloria di Dio”), salvare quante più persone possibili dal fuoco infernale e portarle verso il cielo (ricordiamo sempre anche i suoi urgenti e ripetuti richiami a Lourdes, La Salette, Fatima, ecc.).

C’è un solo modo per mostrare riverenza a Dio, vale a dire attraverso il sacrificio di Gesù sulla croce, che si rinnova quotidianamente sull’altare. Qui, tutte le lodi e la gloria sono date alla Santa Trinità attraverso Cristo, con Cristo e in Cristo. Allo stesso modo, c’è una sola possibilità di riscattare le anime e di restituirle alla vita di Dio, cioè attraverso il Sangue di nostro Signore; il Suo sangue che fluisce tramite i Sacramenti nelle anime per liberarle dalla schiavitù del peccato originale e purificarle da ogni sporcizia; guarirle dalla lebbra spirituale e riempirle di luce e di tutti i tesori di Dio.

Chi è in grado, secondo la volontà di nostro Signore Gesù Cristo, di compiere un’opera salvifica sulla terra, dare ogni lode e gloria a Dio e versare il Sangue di Cristo nelle anime? Il prete. Ecco perché il Cuore Immacolato di Maria, che sta cercando così duramente di salvare i suoi bambini poveri e perduti, è molto preoccupato per il sacerdozio. Il desiderio più profondo della nostra Regina è di assicurare al suo Figlio la continuazione dell’opera di salvezza. Solo attraverso questi strumenti e anche attraverso il sacerdozio, che sono strettamente legati a suo Figlio, le fiamme del suo Sacro Cuore possono accendersi ovunque sulla terra: Via, Verità e Vita.

Sappiamo tutti che attraverso il Sacramento della Cresima e il comandamento dell’amore, ogni cristiano è chiamato ad aiutare il Signore Gesù nella salvezza delle anime e nella diffusione del Suo Regno sulla terra. Sappiamo anche che ciò è possibile solo quando offriamo noi stessi come strumenti nelle mani immacolate della Madonna, affinché Lei possa – come Mediatrice di tutte le grazie – riversare nelle anime la grazia della conversione e della santificazione. E poiché questi favori possono essere tramandati nelle anime solo con l’aiuto dei “suoi strumenti”, ciò noi, la Madre celeste desidera di averne sempre il maggior numero possibile.

San Massimiliano ha detto che la differenza tra un buon cattolico laico e un prete è come tra il cielo e la terra. Perché se i laici possono essere strumenti delle grazie presenti, specialmente di quei favori che preparano le anime alla verità e guidano la vita soprannaturale, solo il sacerdote può dare o restaurare nelle  anime la grazia santificante, la vita di Dio, la luce eterna, il Cristo stesso.

 Pertanto,  è grande il desiderio della Vergine Maria che i donatori dei favori di Dio – gli strumenti di Cristo “per eccellenza” – debbano essere il più numerosi possibile. Ciò, perché, essi   danno Gesù al mondo, santificano le anime e le trasformano in Cristo. Senza Maria Santissima, le anime per le quali ha pregato così tanto, ha sofferto e ha offerto il suo Figlio, si separerebbero da Lei per sempre, con la condanna eterna.

La Vergine Maria vuole suscitare, specialmente tra anime più disponibili, la vocazione al sacerdozio attraversola luce della grazia e intercede  affinché tali anime possano superare esitazioni e  ostacoli  nel loro percorso formativo. Ella vuole condurle  al momento benedetto in cui esse si  offrono al suo Figlio consacrato, che agisce attraverso le mani del vescovo, per fare di loro degli “alter Christus”. Infatti, “se la Vergine, la Madre di Dio, ama tutte le anime con amore ardente, ama soprattutto i sacerdoti che sono l’immagine vivente di Gesù Cristo” (Pio XI).

Essere un cavaliere dell’Immacolata significa fare ogni sforzo per aiutarLa a convertire e santificare le anime. Ogni conversione e santificazione è possibile grazie al Sacrificio della Messa e ai Sacramenti che vengono dati solo dal sacerdote. Quindi, qual è l’aiuto più nobile che possiamo dare alla nostra Regina? Renderci suoi strumenti,  aiutandola ad aumentare le vocazioni e a sostenerle!

A Fatima, l’Immacolata spiega perché tante anime vanno all’inferno: perché non c’è nessuno che preghi e si  sacrifichi per la loro salvezza ed Ella non ha nessuno che possa trasmettere la grazia della conversione. Allo stesso modo, possiamo chiederci: perché ci sono così pochi sacerdoti e vocazioni religiose e persino meno preti e monaci santi? Perché l’Immacolata non trova nessuno che, attraverso preghiere e sacrifici, possa aiutarLa a suscitare vocazioni e a sostenerle!

Ecco perché San Massimiliano insisteva sul fatto che i cavalieri dovrebbero pregare tanto per le vocazioni sacerdotali e religiose. Egli affermava anche che la Beata Vergine poteva riversare innumerevoli favori in tutto il mondo, agendo attraverso le anime consacrate.

Prendiamo a cuore questa chiamata urgente di nostra Madre, che san Luigi Maria Grignion de Monfort ha così meravigliosamente espresso nella “Preghiera fervente “, chiedendo alla Santa Trinità di dare al mondo in pericolo numerosi e veri “apostoli di Gesù e Maria”.

Penso che la gioia più grande per l’Immacolata sia quella di fare tutto ciò che è possibile per suscitare  nuove vocazioni! Inoltre, ciò è volontà del nostro Superiore Generale, la suprema autorità della Militia Immacolata di Osservanza Tradizionale, il quale si aspetta che tutti i cavalieri vivano nella preghiera incessante e intensa per le buone e sacre vocazioni sacerdotali, quelle dei frati e delle suore.

In conformità con la decisione per l’anno 2019, dovremmo sforzarci di diventare  “ strumenti” ancora più zelanti e perseveranti al servizio di Maria Vergine, così che la nostra dedizione possa penetrare sempre più nella nostra vita. Non saremo mai strumento migliore nelle Sue mani che quando La aiuteremo a pregare per numerose e sante vocazioni sacerdotali. Deve essere un vero assalto di preghiera e offerte che ogni cavaliere deve portare alla sua Regina come segno di gratitudine per tanti favori ricevuti. Non abbiamo forse ricevuto innumerevoli grazie proprio attraverso i sacerdoti?

Certo, non possiamo costringervi a farlo, perché, oltre le preghiere quotidiane, non siete obbligati a fare altro. Ma per favore, ascoltate l’Immacolata stessa attraverso questa lettera , che vi invita (ci parla sempre attraverso i superiori, come ha spesso detto San Massimiliano Kolbe) a fare grandi cose per Lei!

Ecco perché proponiamo a tutti i Cavalieri che quest’anno ripetano l’invocazione, “Almeno tre volte al giorno”:” Signore, dacci i preti! Signore, donaci santi sacerdoti! Signore, donaci tanti santi sacerdoti! Signore, dacci molte sante vocazioni religiose! Con l’aiuto di MARIA!”

Per i cavalieri che vogliono fare ancora di più per Lei, reciteranno una decina del Rosario ogni giorno o anche il Rosario intero ogni giorno per tutto l’anno. Possiamo anche offrire le nostre preghiere e sacrifici alla Regina nel mese di maggio e di ottobre – in suo onore.

Poiché ora siamo in Quaresima, decidiamoci a vivere questi grandi propositi, che sicuramente tocchereranno profondamente e consoleranno il doloroso e immacolato Cuore di Maria! Prepariamoci al meglio per il suo trionfo e la vittoria eterna del nostro Signore.

Vi auguro un buon e santo periodo di Quaresima,
Vi benedico con tutto il mio cuore

Padre Karl Stehlin
Bajerze, 13/03/2019

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