
I membri della Mi appartengono all’Immacolata; questa appartenenza deve essere in tutti i sensi incondizionata, definitiva e illimitata. Chi entra nella MI diventa quindi proprietà dell’Immacolata. Nel grado in cui il membro appartiene a Lei, diventa proprietà di Gesù, come anche Lei apparteneva totalmente a Suo Figlio e Dio. La MI si nomina Milizia , cavalleria, perché i membri non si limitano alla consacrazione totale all’Immacolata, ma per la loro Regina si impegnano di vincere tante anime, perché anche queste si consacrino a Lei. Secondo il fine della MI i membri si impegnano per la conversione dei peccatori, eretici, scismatici, giudei ecc., in particolar modo dei massoni; si impegnano inoltre per la santificazione delle anime, sotto il manto e con l’intercessione dell’Immacolata.

Padre Massimiliano Kolbe distingue 3 gradi nella MI, a seconda dello zelo, le possibilità e lo stato di vita dei membri:
1. Sul primo grado della MI il singolo cavaliere si consacra personalmente all‘Immacolata e, rispettando il suo stato di vita e le circostanze varie, utilizza tutti i mezzi legittimi, per giungere alla vittoria.
Questo grado è la base, il fondamento della Milizia: nella sua vita personale, individuale, il singolo guerriero prega, si sacrifica e agisce come cavaliere dell’Immacolata.
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2. Sul secondo grado della MI i cavalieri si uniscono tramite statuti e programmi particolari. Mettono insieme le loro forze per poter più facilmente e più velocemente raggiungere il fine.
Questo è il grado dell’azione collettiva e l’unione dei cavalieri per l’apostolato pubblico. I cavalieri si possono unire per diverse attività, sia su un piano parrocchiale, ovvero di un priorato, o all’interno di una congregazione religiosa. Si possono però anche riunire cavalieri della stessa età o che condividono uno stesso ideale, una stessa idea di apostolato, ecc. Anche organizzazioni già esistenti, (per es. gruppi di giovani o di studenti) possono adottare l’ideale della Milizia e agire come una MI 2.
3. Il terzo grado della MI consiste nell’abbandono totale all’Immacolata. Lei ha ogni diritto, può fare di noi quello che vuole e quando vuole. Apparteniamo completamente a Lei e Lei appartiene completamente a noi. Facciamo tutto con il Suo aiuto, viviamo e lavoriamo sotto la Sua protezione.
La vita consacrata può essere considerata la vetta della MI – il cavaliere si dona pienamente e senza riserve all’apostolato dell’Immacolata, confermando questo abbandono attraverso i voti religiosi.
“E così il grado primo si limita all’azione individuale; il secondo aggiunge quella sociale ed il terzo, rompendo ogni limite, tende all’eroismo.” (Lettera 25.05.1920).
