Non è mai troppo tardi per pregare per i defunti

Non è mai troppo tardi per pregare per i defunti

Esiste un tempo nell’eternità? Possiamo ancora pregare ora per la buona morte di una persona cara che è già morta? La risposta è spiegata nel seguente episodio della vita di Padre Pio:

Padre Pio riceveva ogni giorno molte richieste di preghiera. Alla fine del 1949, ad esempio, ricevette una lettera con una richiesta di preghiera per una giovane donna molto emaciata e molto malata che stava morendo. Un amico medico la consegnò a Padre Pio, che però non ebbe il tempo di leggerla. Alcuni giorni o settimane dopo, il medico si accorse che Padre Pio non aveva ancora letto la lettera e chiese cosa avrebbe dovuto dire alla donna malata. La risposta di Padre Pio fu: “Fiat” (in latino: “Sia fatta la Sua volontà”). Il medico pensò che forse le preghiere non sarebbero servite a nulla se la ragazza fosse morta nel frattempo. Padre Pio capì la preoccupazione e disse: “Forse non sa che posso pregare ancora oggi per la buona morte del mio bisnonno?”. Il medico rispose: “Ma deve essere morto molto tempo fa!”. “Lo so, ma posso ancora pregare perché abbia una buona morte. Glielo spiego con un esempio. Noi due moriamo e, con un po’ di fortuna e grazie alla bontà e alla misericordia di Nostro Signore, restiamo in purgatorio per cento anni. Durante tutto questo tempo, nessuno pensa a noi, nessuno prega un requiem o fa celebrare una Messa per noi. Passano cento anni. Qualcuno si ricorda di questo Padre Pio morto da tanto tempo. E qualcuno si ricorda anche del dottore e fa celebrare una messa per lui. Ebbene? Cosa ne pensa?”.

Il medico rispose, con fare ovattato, che era inutile.

KOS O PIO
La stanza di Padre Pio

“No”, rispose Padre Pio, “non è inutile, perché davanti a Dio non c’è né passato né futuro. Tutto è eternamente presente. E poiché tutto è presente davanti a Lui, per dirla con il nostro modo di pensare legato al tempo, Egli aveva già tenuto conto di quelle preghiere. Pertanto, vi ripeto che posso pregare ancora oggi per la felice morte del mio bisnonno”.

Così si concluse la discussione. Il medico si congedò e tornò a casa, dove nel pomeriggio la moglie gli mostrò una lettera scritta dalla madre della ragazza. Esprimeva la sua gratitudine con parole esuberanti perché le condizioni della figlia erano migliorate.

Dopo aver visto questa seconda lettera, Padre Pio sorrise e disse: “Fiat! Pensate davvero che il Signore abbia bisogno della vostra burocrazia, che sia necessario mettere per iscritto la richiesta di un favore, portarla a Padre Pio, che poi rappresenta le preoccupazioni degli altri nelle sue preghiere, e così via?”.

Quanto alla storia. Noi esseri umani siamo legati a concetti spaziali e temporali. La nostra mente non ci permette – o lo fa solo in misura molto limitata – di comprendere le cose che si trovano al di là dello spazio e del tempo. Padre Pio ci ha spiegato in poche parole come le nostre azioni umane qui sulla terra, legate allo spazio e al tempo, siano sempre state prese in considerazione nell’eternità. Quindi, ancora oggi possiamo recitare un rosario per i nostri genitori, nonni o altri defunti da molto tempo e questa preghiera di oggi ha già donato grazie ai defunti da molto tempo.

Questo spiega anche l’atteggiamento della Chiesa nei confronti della salvezza delle anime: non è mai vano pregare per qualcuno, nessuno sa nulla del destino eterno di una persona (a meno che non sia stato rivelato, come nel caso di Giuda, ad esempio), anche se si trattava di un peccatore incorreggibile. La Chiesa cattolica dichiara sante alcune persone buone, cioè ci dà la certezza che queste persone sono in cielo e possono essere onorate come sante. Ma la Chiesa non ha mai dichiarato che una persona sia dannata da Dio nell’aldilà.

Perciò approfittiamo di questa occasione per pregare per coloro che sono già morti e abbiamo fede! Padre Pio era un grande devoto di Maria e recitava il rosario quotidianamente, tutte le volte che i suoi impegni glielo permettevano  e lo dedicava ai vivi e anche ai defunti.

San Padre Pio – prega per noi!

Réquiem aetérnam dona eis, Dómine,

et lux perpétua lúceat eis.

Requiéscant in pace.

Amen.

 

Fonte della storia: Riassunta dai redattori del MI dal libro “„Pater Pio und die Armen Seelen“ (pp. 117-123), che attinge alla seguente letteratura: Pedriali G., Padre Pio da Pietrelcina, una figura del nostro tempo, pp. 195-196, tradotto da MI.

Fonti delle immagini: La stanza di Padre Pio, Wikipedia.org CC BY-SA 4.0 Padre Pio’s cell by Mazaki

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